Sempre maggiori società ed enti pubblici sottopongono al Garante richieste preventive circa  la possibilità di fornire i propri dipendenti di apparecchi smartphone o tablet con particolari app per la localizzazione geografica.

La geolocalizzazione fornisce indubbi vantaggi sia al lavoratore (es. maggiore sicurezza) che all’azienda ( es. migliore gestione e distribuzione dei propri dipendenti). Sono altrettanto forti le lesioni della privacy che possono presentarsi a carico del lavoratore che si trova costantemente controllato nei suoi spostamenti e nelle proprie azioni. La localizzazione deve quindi essere operata seguendo quei principi di necessità, trasparenza, proporzionalità e sicurezza.

Il controllo dovrà quindi risultare necessario o indispensabile rispetto ad uno scopo determinato finalizzato a garantire la sicurezza o la continuità aziendale.I dipendenti  dovranno essere informati sui limiti di utilizzo degli strumenti e delle sanzioni previste nel caso di violazione dei predetti limiti. Infine le forme di controllo non potranno essere eccessive, essere limitate nel tempo, ed i dati raccolti dovranno essere protetti in modo adeguato.

Il Garante ha, di volta in volta, ammesso l’utilizzo di queste applicazioni solo con particolari adempimenti pratici al fine di bilanciare i diversi interessi in gioco. L’Autorità ha previsto che il dispositivo aziendale dovrà segnalare tramite un’icona se la funzionalità di localizzazione è attiva,  prevedendone la disattivazione durante le pause consentite dell’attività lavorativa. La società dovrà individuare differenti profili di autorizzazione relativi alle diverse tipologie di dati e di operazioni eseguibili da parte di coloro che controllano i dipendenti. In presenza di un fornitore esterno del servizio  dovrà essere designato un Responsabile esterno del trattamento in conformità all’articolo 28 del Regolamento generale sulla protezione dei dati (UE) 2016/679.

La società dovrà inoltre individuare i tempi di conservazione dei dati  tenendo conto delle finalità perseguite.

Dovrà infine essere fornita ai dipendenti un’informativa dettagliata di tutti gli elementi sopra citati ( tipologia di dati, finalità e modalità del trattamento, compresi i tempi di conservazione), indicando le condizioni d’uso dei dispositivi smartphone/tablet forniti specificando eventuali utilizzi a fini personali, e le conseguenze di eventuali abusi.