Secondo quanto stabilito dall’art. 31 del Codice della proprietà industrialepossono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale”.

Un disegno o modello è nuovo quando nessun disegno o modello identico è stato divulgato anteriormente alla data di presentazione della domanda di registrazione ovvero, qualora si rivendichi la priorità, prima della data di quest’ultima.

Il carattere d’individualità, invece, sussiste se l’impressione generale che suscita nell’utilizzatore informato differisce dall’impressione generale suscitata nello stesso da qualsiasi disegno o modello che sia stato divulgato prima della data di presentazione della domanda di registrazione o, qualora si rivendichi la priorità, prima della data di quest’ultima.

La registrazione di un modello o disegno attribuisce al titolare il diritto esclusivo di utilizzarlo e quindi di vietarne l’utilizzo a terzi senza il suo consenso.

Costituiscono atti di utilizzazione la fabbricazione, l’offerta, la commercializzazione, l’importazione o l’impiego di un prodotto in cui il modello o disegno è incorporato o al quale è applicato.

I diritti esclusivi conferiti dalla registrazione di un disegno o modello, in ogni caso, si estendono a qualunque disegno o modello che non produca nell’utilizzatore informato un’impressione generale diversa.

Il Tribunale di Braunschweig, con una recentissima sentenza, ha posto fine alla controversia sorta tra le due società di calzature Adidas e Puma, conosciute a livello mondiale, in merito allo sviluppo congiunto della cosiddetta suola “Boost”, asseritamente simile alla suola “Nrgy” di Puma, utilizzata per scarpe da corsa in plastica e TPU.

Secondo quanto ritenuto dalla ricorrente Puma, quest’ultima nel 2009 avrebbe registrato quattro disegni della suola oggetto di causa, mentre Adidas si sarebbe assicurata un diritto di esclusiva con un’azienda chimica solo nel 2011.

Nonostante ciò, Adidas avrebbe iniziato la produzione e commercializzazione delle scarpe con la suola “Boost” nel 2013.

Il ricorso proposto da Puma, con il quale si chiedeva di bloccare la vendita delle scarpe “Stan Smith Boost”, è stato respinto dalla Corte tedesca, la quale ha rilevato differenze rilevanti tra i due modelli.

Nessuna violazione del brevetto relativo alla suola ed al suo spessore è stato ravvisato dai Giudici, con la conseguenza che il modello di Adidas è da considerarsi a tutti gli effetti nuovo ed individuale.

Fonti:

Artt. 31-32-33-41 D.lgs 30/2005