concorrenza sleale per imitazione servile: solo se riguarda caratteri accessori

Secondo quanto stabilito dall’art. 2958 c.c., compie atti di concorrenza sleale chiunque usi nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imiti servilmente i prodotti di un concorrente o compia con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti […]
patto di non concorrenza: nullo se corrispettivo è iniquo

Secondo quanto stabilito dall’art. 2125 c.c., “il patto con il quale si limita lo svolgimento dell’attività del prestatore di lavoro, per il tempo successivo alla cessazione del contratto, è nullo se non risulta da atto scritto, se non è pattuito un corrispettivo a favore del prestatore di lavoro e se il vincolo non è contenuto […]
contratto nullo: resta valida la clausola arbitrale

In virtù del principio di autonomia della clausola compromissoria, essa ha un’individualità nettamente distinta dal contratto nel quale è inserita, non costituendone un accessorio. Ne consegue che la nullità del negozio sostanziale non travolge la clausola compromissoria in esso contenuta, restando rimesso agli arbitri l’accertamento della dedotta invalidità.
Decreto “Sblocca Italia” non si applica agli immobili abusivi

Il d.l. n. 133 del 2014 (c.d. decreto “Sblocca Italia”) ha ampliato l’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria, ricomprendendovi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva […]
non si considera volume edilizio lo spazio vuoto insuscettibile di utilizzazione

La presenza di uno spazio vuoto creatosi nel corso dei lavori per effetto della costruzione di muri di contenimento stradale regolarmente denunciati con s.c.i.a. non costituisce volume edilizio, trattandosi di vuoto insuscettibile di utilizzazione.
semaforo giallo: il diritto di precedenza non esclude la diligenza

Il conducente che impegna un incrocio disciplinato da semaforo segnalante luce gialla, deve prestare obbligo di diligenza nella condotta di guida che, pur non potendo essere richiesta nel massimo, stante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni semaforiche, deve tuttavia tradursi nella necessaria cautela riconducibile all’ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell’incrocio.
autorizzazione paesaggistica: eliminata la facoltà di indire la conferenza dei servizi

Il Decreto “Sblocca Italia” interviene anche in materia di beni culturali e paesaggio, modificando la procedura conseguente all’istanza di autorizzazione paesaggistica, prevista dall’art. 146 del Codice dei Beni culturali. Secondo tale norma, competente a pronunciarsi su tale istanza è la Regione, o l’Ente da questa delegato, dopo aver acquisito il parere vincolante del Soprintendente, il […]
Mansioni incompatibili con lo stato di salute: visita medica obbligatoria per evitare la sospensione

Il lavoratore che ritenga di essere stato assegnato a mansioni incompatibili con il suo stato di salute può chiedere la riconduzione a mansioni compatibili, ma non può rifiutarsi di essere sottoposto a legittimi controlli medici, così esponendo il datore di lavoro a pericolo di responsabilità ai sensi dell’art. 2087 c.c.
preliminare di locazione: in caso di inadempimento possibile solo il risarcimento

E’ astrattamente possibile applicare la disciplina ex art. 2932 c.c. ai contratti di locazione; la predetta norma disciplina la possibilità che una sentenza si sostituisca ad un contratto non stipulato e disciplini il tempo a seguire. Pertanto, l’astratta applicabilità deve tener conto della effettiva possibilità di dare attuazione concreta al contratto preliminare originariamente stipulato e […]
diagnosi HIV: vietata qualsiasi divulgazione a terzi, anche a fini lavorativi

I dati trattati in violazione delle disposizioni della legge 145/1990, non possono essere utilizzati, in coerenza con il principio di liceità indicato dall’art. 11 del Codice della privacy. Gli enti pubblici possono trattare, ai sensi dell’art. 20 del Codice della Privacy, solo i dati sensibili indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute, […]