Tariffa agevolata sul gas: l’azienda non è tenuta ad informare i clienti

Secondo quanto previsto dalla Legge n. 427/1993, attuativa della direttiva 92/77/CEE del 19 ottobre 1992, in tema di riavvicinamento delle aliquote I.V.A., è possibile per le aziende somministratrici di gas per uso domestico prevedere un’aliquota ridotta del 10%, invece che del 20%, per quegli utenti che installino un doppio impianto di gas metano destinato alla […]
Condominio: cambiare il colore della facciata non altera il decoro architettonico

Il decoro architettonico, per definizione, è l’insieme delle linee ed ornamenti che, sia pur in modo estremamente semplice, caratterizzano l’estetica dell’edificio. Per stabilire se vi sia una lesione di tale decoro, occorre valutare e verificare, in relazione al caso concreto, se il mutamento estetico abbia cagionato un pregiudizio economicamente valutabile o che, pur arrecandolo, vi […]
L’assicurazione non paga? dovuti interessi e risarcimento

Consolidato principio in materia di assicurazioni, consiste nell’obbligo, posto in capo all’assicuratore, di corrispondere gli interessi sul massimale ed, eventualmente, il maggior danno ex art. 1224 c.c., ove ritardi colposamente il pagamento della somma dovuta a titolo di risarcimento in favore terzo danneggiato, incorrendo in tal modo nell’ipotesi di cosiddetta “mala gestio”. Tale responsabilità, tuttavia, può […]
Gli interessi usurari non si pagano anche se previsti nel contratto

Secondo quanto stabilito dall’art. 1815 c.c., in seguito alla modifica apportata dalla Legge 108/1996, se in un contratto di mutuo sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e di conseguenza nessun tipo di interessi è dovuto. Per comprendere quando si possa parlare di usura, bisogna quindi far riferimento all’art.1 del D.L. 394/2000, ove si […]
Casa allagata: si può chiedere risarcimento al comune

Secondo quanto stabilito dall’art. 2051 c.c., ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo provi la sussistenza del caso fortuito. Tale disposizione è da ritenersi applicabile anche al Comune, il quale è tenuto a prevedere ed evitare eventuali inconvenienti e disagi ai cittadini, come ad esempio gli allagamenti provocati dalla […]
concorrenza sleale per imitazione servile: solo se riguarda caratteri accessori

Secondo quanto stabilito dall’art. 2958 c.c., compie atti di concorrenza sleale chiunque usi nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imiti servilmente i prodotti di un concorrente o compia con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti […]
patto di non concorrenza: nullo se corrispettivo è iniquo

Secondo quanto stabilito dall’art. 2125 c.c., “il patto con il quale si limita lo svolgimento dell’attività del prestatore di lavoro, per il tempo successivo alla cessazione del contratto, è nullo se non risulta da atto scritto, se non è pattuito un corrispettivo a favore del prestatore di lavoro e se il vincolo non è contenuto […]
contratto nullo: resta valida la clausola arbitrale

In virtù del principio di autonomia della clausola compromissoria, essa ha un’individualità nettamente distinta dal contratto nel quale è inserita, non costituendone un accessorio. Ne consegue che la nullità del negozio sostanziale non travolge la clausola compromissoria in esso contenuta, restando rimesso agli arbitri l’accertamento della dedotta invalidità.
Decreto “Sblocca Italia” non si applica agli immobili abusivi

Il d.l. n. 133 del 2014 (c.d. decreto “Sblocca Italia”) ha ampliato l’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria, ricomprendendovi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva […]
non si considera volume edilizio lo spazio vuoto insuscettibile di utilizzazione

La presenza di uno spazio vuoto creatosi nel corso dei lavori per effetto della costruzione di muri di contenimento stradale regolarmente denunciati con s.c.i.a. non costituisce volume edilizio, trattandosi di vuoto insuscettibile di utilizzazione.